• Incontro

    Superare le nostre paure, insieme
  • Conoscer-si

    Per integrarsi meglio
  • Affidarsi

    Per crescere insieme
    Read More
  • Responsabilità

    Per giocare e sorridere alla Vita con gioia
    Read More
  • Unicità

    Ringraziare la Vita per le opportunità che ci offre
    Read More
  • Amicizia

    Per accogliere, crescere, imparare e sognare
    Read More
  • Gioia

    Un Centro di condivisione della vita
    Read More
  • 1
  • 2
  • 3
  • 4
  • 5
  • 6
  • 7
Lun Mar Mer Gio Ven Sab Dom
1
2
3
4
5
6
7
8
9
10
11
12
13
14
15
16
17
18
19
20
21
22
23
24
25
26
27
28
29
30
31

DAI UN'OCCHIATA AI NOSTRI SERVIZI


I nostri servizi vengono prestati dalla nostra squadra grazie ad anni di esperienza e condivisione.

Approccio manuale

Per dar il giusto peso alla componente fisica della nostra vita..

Approccio energetico

Credere per vedere o vedere per credere..... questo è il dilemma!

Approccio sistemico spirituale

Per trovare l'amore per sè stessi e migliorare la promessa per una vita realizzata.

.... e molto altro ancora

Vieni a trovarci e magari, perchè no, ad offrirci il tuo contributo.

INCONTRA LA TUA SQUADRA


Le idee innovative della nostra squadra colma di passione ci rendono unici in ogni senso.

ALCUNI DEI NOSTRI AMICI


Banner Salute       AEteres250        Nexus logo

Programmi Speciali Biologici Sensati
Informazione sintetica del Dottor Ryke Geerd Hamer
Il nostro cuore e ciò che lo fa ammalare

La Nuova Medicina Germanica (NMG) è una scienza naturale, empirica. Si basa su 5 leggi biologiche scoperte in modo empirico e può trovare un impiego in modo strettamente scientifico-naturale in ogni singolo caso di malattia nell’uomo e nei mammiferi. La non-conoscenza di queste leggi in ambito medico-clinico ci ha impedito di organizzare correttamente la medicina o di poter vedere o valutare correttamente anche solo una singola malattia. Non potemmo mai riconoscere né il cancro e le sue correlazioni, perché lo ritenevamo inguaribile e ci eravamo fissati ad eliminarne i sintomi su base organica, né avevamo avuto la possibilità di capire le malattie infettive in genere, perché non le ritenevamo qualcosa come fasi di guarigione, bensì come fasi aggressive di malattia, nelle quali i microbi volevano annientarci. Altrettanto, a causa di mancanza di conoscenza delle correlazioni, è rimasta ignorata la legge della bifasicità delle malattie (2° legge biologica), in ogni caso sono rimasti ignorati il livello psichico e quello cerebrale, l’importanza della lateralità, destrimane o mancina. Per non parlare della crisi epilettica, che rappresenta la principale causa di morte.
L’infarto cardiaco è una malattia della quale si credeva e si crede di sapere molto ma della quale in realtà non si conosceva proprio niente di preciso. Pensiamo solo ai molti fattori di rischio, automaticamente ripetuti e che nessuno ha mai potuto dimostrare, cioè che potrebbe essere lo stress la causa dell’infarto o il sovrappeso o il livello alto di colesterolo o le molte sostanze tossiche. Erano tutte floride eresie.
Ogni storia di infarto inizia con una DHS: cioè un conflitto di territorio come esperienza shock, fortissima, acuta, drammatica e isolante, che ci coglie impreparati, in contropiede. E’ sempre un evento bifasico, qualora si arrivi ad una risoluzione del conflitto.
Conflitto di territorio significa che l’individuo ha perso il suo campo di azione (territorio), quindi per esempio, il cervo il suo territorio nel bosco, il lupo capo branco il suo territorio nella steppa, l’uomo la sua sfera d’azione in famiglia, casa, ditta, posto di lavoro ecc.; persino un auto può essere un territorio. Lo stesso conflitto di territorio si può anche patire se un elemento importante se ne va via dal territorio, quindi per es. la moglie, figlia, amante ecc..
L’infarto si nota di regola solo quando il conflitto è durato almeno 3-4 mesi. Se il conflitto di territorio – ammettiamo di media intensità - non viene risolto entro 9 mesi, allora l’uomo lo può risolvere solo al prezzo di morire poi di infarto cardiaco dopo due–sei settimane. Negli animali i tempi sono in corrispondenza diversi, ma nel principio funziona anche per loro esattamente così. Nella fase attiva del conflitto si formano delle ulcere nelle arterie coronarie accompagnate da forti fitte cardiache, angina pectoris.
L’ erosione interna dello strato di epitelio pavimentoso provvede ora, durante la fase-ca (conflitto attivo), a rendere il lume delle arterie coronarie notevolmente più ampio del normale. Grazie a ciò può passare e venir pompata una quantità di sangue al minuto sensibilmente maggiore rispetto a prima. La capacità di prestazione non solo del cuore ma di tutto l’organismo è perciò molto aumentata in questa fase. L’individuo, che alla DHS (conflitto-shock) è stato preso in contropiede, ha con ciò una seconda chanche di vincere il suo rivale.
Nella fase di guarigione si forma un edema cerebrale nel lobo temporale, con rigonfiamento della “intima”* della arterie coronarie (che è in verità una mucosa a epitelio pavimentoso), nella zona ulcerata. Con ciò si forma una stenosi delle arterie coronarie, che era ritenuta erroneamente la causa dell’ infarto che avveniva 2-6 settimane dopo la risoluzione del conflitto.
All’apice della guarigione, dove il corpo ha trattenuto molta acqua, vediamo la crisi epilettoide, la quale si presenta in ogni malattia con una sintomatologia differente. Nell’evento ulcerativo-coronarico la chiamiamo infarto cardiaco. Ha il senso, che l’edema, stoppato dall’organismo stesso venga contro regolato. Se il paziente ha superato questa crisi e il suo stato rimane stabile, cioè senza panico e senza recidive conflittuali, allora egli ha per lo più superato abbondantente tutta la sua malattia. La maggior parte di decessi da infarto cardiaco avviene durante questa crisi epilettica. Perché in questa crisi il paziente rivive ancora, accelerato, lo svolgimento di tutto il suo conflitto. Per questo ci sono i forti dolori da angina pectoris nell’ infarto.
Abbiamo sempre ritenuto, in medicina scolastica, di dover “trattare” questi dolori, di rendere il    paziente libero da essi. Questo era un grosso errore. Lo abbiamo, a dire il vero, liberato dai dolori, ma poi è morto. Non sapevamo che questa angina pectoris nella crisi epilettoide aveva tutto il suo senso biologico decisivo per la
sopravvivenza. Perché il decorso normale della crisi epilettoide decide sul riassorbimento normale dell’edema e con ciò sulla sopravvivenza. In Nuova Medicina Germanica diamo eventualmente, se necessario, cortisone. Però, che succede se il conflitto non può in nessun modo venir risolto? Ci sono due possibilità: o l’individuo, in piena attività conflittuale combatte e lotta finchè muore per sfinimento o viene ucciso dal suo avversario, oppure riesce a convivere con il suo conflitto (per es. lupo secondario).
Il conflitto si smorza, è sempre moderatamente attivo. L’ individuo ha sempre una leggera angina pectoris, ma può conviverci. Chiamiamo ciò un “conflitto in sospeso”. Signfica: l’uomo destrimane sarebbe quasi bloccato nell’emisfero destro della corteccia cerebrale e reagirebbe da lì in poi sul lato sinistro (femminile) del cervello dove patirebbe anche un eventuale ulteriore conflitto.
E’ chiaro che ciò ha anche le sue conseguenze nella vita quotidiana e si può supporre che un tale maschio per es. nella vita sociale all’interno del suo gruppo avrà compiti completamente diversi da svolgere, che non hanno niente a che vedere con i parametri con cui si valutano solitamente gli uomini. L’individuo può arrivare tranquillamente alla vecchiaia, ma sarà quasi per tutta la vita “cerebralmente castrato”.
Nel mondo dei lupi un tale lupo secondario non può tenere alta la coda, non può alzare la zampa per urinare, non può ringhiare in presenza del capo branco. Con le lupe non ha niente ha che fare, non le può montare. Il lupo secondario, nel mondo umano, sarebbe un omosessuale. Proprio questa possibilità è stata però escogitata da madre natura per formare la struttura sociale di un branco. Anche questa possibilità ha quindi chiaramente il suo senso biologico – appunto a queste condizioni! Ovviamente un tale individuo non può più assumere una posizione di comando perché morirebbe subito di infarto cardiaco.
Una ulteriore possibiltà sarebbe: l’individuo “esce dalla concorrenza” e cioè nel momento in cui oltre al conflitto di territorio cerebralmente a destra patisce un secondo conflitto corticale attivo nell’ area del territorio dell’emisfero cerebrale sinistro. Un tale uomo o animale è “pazzo”, un clown, il matto di corte del capo – nessuna concorrenza per lui.
Anche questo ha però il suo senso biologico: in caso di una catastrofe, per es. se il capo branco viene sbranato da un cinghiale selvatico, e non ci sia ancora nessun giovane lupo (non castrato cerebralmente) a disposizione come successore, questo esemplare in costellazione schizofrenica è l’unico capace di condurre il branco, temporaneamente o per lungo tempo. Perché grazie alla costellazione schizofrenica non ha prodotto quasi nessuna massa conflittuale, così che non deve morire di infarto cardiaco, come succederebbe inevitabilmente ad un lupo secondario.
Nell’ infarto cardiaco differenziamo però quello cosiddetto delle arterie coronarie, diretto a destra cerebralmente da quello cosiddetto delle vene coronarie, diretto a sinistra cerebralmenrte, con ulcera delle vene coronarie e leggera angina pectoris nella fase-ca, rigonfiamento della mucosa delle vene nella fase di guarigione. Nella crisi epilettoide, dopo 2-6 settimane, segue tachicardia acuta o tachiaritmia o fibrillazione ventricolare con embolia polmonare, veri trombi – emboli. Questi non derivano però, come si supponeva generalmente, da qualche vena profonda delle gambe, ma dalle ulcere delle vene coronarie in guarigione. Chiamiamo questo evento “infarto acuto delle vene coronarie con embolia polmonare”. Lo patisce sempre una donna destrimane nella crisi epilettoide, dopo un conflitto sessuale “del non venir posseduta”, con un ulcera del (orifizio) collo dell’utero su base organica. Qui il destrismo o mancinismo è di importanza centrale, poiché una donna mancina, per es., con un conflitto sessuale non sviluppa un ulcera al collo (orifizio) dell’ utero, ma un ulcera alle arterie coronarie (con una depressione) e nella fase di guarigione (crisi epilettoide) una bradicardia, bradiaritmia o arresto cardiaco (cosiddetto infarto cardiaco delle arterie coronarie). Una donna anziana mancina in menopausa con un conflitto di territorio patisce invece un ulcera al collo (orifizio) dell’ utero.
L’uomo mancino però con un conflitto di territorio ha un ulcera alle vene coronarie e nella fase di guarigione (crisi epilettoide) un infarto acuto alle vene coronarie che il destrimane e la donna mancina possono patire solo in costellazione schizofrenica dopo un conflitto di territorio.
La questione di come viene vissuto un conflitto (in modo maschile o femminile), e dove questo poi colpisce nel cervello, non dipende solo dalla situazione ormonale attuale (post-menopausa, gravidanza, pillola anticoncezionale, necrosi alle ovaie, ecc.,) ma appunto anche dalla lateralità del paziente. Con questi strumenti, cioè con le conoscenze delle leggi e dei rispettivi sintomi tipici del decorso sui 3 livelli (psiche, cervello, organo) si può ora per la prima volta in medicina lavorare con cognizione di causa, in maniera sensata e quasi riproducibile.
Possiamo finalmente capire correttamente le correlazioni riguardanti il cuore grazie alla Nuova Medicina Germanica e non abbiamo per questo più bisogno di ipotesi, perché una diagnostica del cuore senza la conoscenza di queste correlazioni è una assurdità! Per esempio ci eravamo immaginati che lo stimolo per la muscolatura liscia degli atri (nodo senoatriale) venisse “trasferito” al nodo AV (atrioventricolare) per la muscolatura striata dei ventricoli. A dire il vero si avrebbe
dovuto sapere da molto che non è esatto, perché se si stimolava elettricamente (Pace-Maker) il nodo senoatriale, il segnale non passava ai ventricoli. Bisognava stimolare i ventricoli a parte. Anche l’infarto del miocardio si può capire solo se si sa che nella storia evolutiva ha avuto luogo una “torsione” del cuore. Il primitivo tubo cardiaco destro è adesso il cuore sinistro e il primitivo tubo cardiaco sinistro è adesso il cuore destro. Naturalmente bisognava anche capire il contenuto (“mi sento inadeguato alla richiesta, al compito”) ed il meccanismo conflittuale nonché il test dell’ applauso, cioè il significato della lateralità, per poter calcolare la massa conflittuale. Poi si dovrebbe poter leggere una TAC cerebrale. Tutto ciò non lo sapevano gli apprendisti stregoni cardiologi, facevano terapie così alla cieca. Gli insuccessi dei cardiologi erano astronomici!
L’infarto del miocardio (= necrosi della muscolatura cardiaca striata) deve essere diviso dall’ infarto alle coronarie. L’ infarto alle coronarie è la crisi epilettoide dell’ programma SBS dell’ulcerazione delle coronarie del conflitto del territorio (ectoderma corticale a destra perinsularmente). L’ infarto del miocardio invece può essere inteso come “epilessia del muscolo cardiaco” della parte di muscolatura cardiaca striata.
Il focolaio di Hamer si trova sia nel centro motorio della corteccia che nel midollo cerebrale, nel grande relais per tutta la muscolatura striata. Il cosiddetto infarto del miocardio è quindi l’attacco con spasmi epilettici nella fase-pcl dopo una precedente paralisi parziale di una parte del muscolo cardiaco per necrosi (necrosi del miocardio).
La medicina scolastica si spiegava questo con molte ipotes, così: l’infarto cardiaco con necrosi del miocardio sarebbe dovuto da una arteria coronaria chiusa per cui una certa area del muscolo non verrebbe più rifornita di ossigeno e quindi si necrotizza. Questa era una ricostruzione avventurosa, come sappiamo oggi. Perché non si riusciva a spiegare molte cose, per es. dagli esperimenti sugli animali:
1)    se in un esperimento si chiudono chirurgicamente i vasi coronari, in vari punti a distanze regolari, all’ animale non succede niente, i vasi collaterali provvedono al fabbisogno del muscolo senza problemi.
2)    Nessuno poteva spiegare perché l’ infarto cardiaco avviene in modo così drammatico. 3)    Dalla angiografia coronarica sappiamo già da tempo che l’ ipotesi “occlusione delle coronarie” al momento
dell’ infarto era ampiamente falsa. E’ vero che dal momento della soluzione del conflitto di territorio inizia un rigonfiamento della intima nella arteria coronaria, ma nella maggior parte dei casi non produce una occlusione totale al momento dell’ infarto, a meno che non si sommi a vecchie cicatrici callose. E persino nei casi dove si arrivi ad una occlusione, non succede niente, come si sa dai test sugli animali, e men che mai risulta una necrosi del muscolo cardiaco, come si postulava. Tutta la costruzione di ipotesi era semplicemente sbagliata, perché non abbiamo mai conosciuto le correlazioni, come le ha illustrate la Nuova Medicina Germanica. Il cuore, nella medicina scolastica, era una disciplina specialistica particolare: la cardiologia. Solo che era sbagliata per l’ 80 – 90 %. I fatti non erano sbagliati, bensì il loro ipotetico, diagnostico e prognostico abbinamento. Naturalmente si potevano misurare i fatti; con l’ ECG si poteva determinare se lo stimolo si si distribuiva omogeneamente su tutto il cuore; con il catetere si poteva misurare la pressione cardiaca interna; con la angiografia coronarica le anomalie di spessore delle coronarie. Ma, siccome non si conoscevano le cause bensì erano tutte ipotesi, alla fine era quasi tutto sbagliato. Non solo questo, era anche estremamente pericoloso quello che gli apprendisti stregoni stavano facendo. Perché ad ogni visita e ad ogni intervento al, intorno o a causa del cuore poteva iniziare una nuova DHS (attacco contro il cuore) ed iniziava anche quasi regolarmente. Dopo, ogni ulteriore trattamento cardiaco decorreva sul binario della fobia del cuore. Se si aggiungeva una sindrome, cosa che si presentava e si presenta quasi sempre nei ricoveri in clinica, allora si profila il disastro totale. Perché adesso cresceva un mesotelioma, in alcuni casi solo nel pericardio esterno, ma per lo più esterno ed interno e se poi arrivava una soluzione passeggera e la sindrome persisteva, la morte (iatrogena) era predelineata. La magior parte dei pazienti subisce, con la diagnosi “il suo ECG non è a posto”, o “c’è qualcosa che non va con il suo cuore”, una DHS con un attacco mentale contro il cuore. Però anche molti infarti sono la causa per una tale DHS. Nella fase di conflitto attivo l’ organismo cerca ora di difendersi contro questo attacco costruendo un rinforzo internamente al pericardio (membrana intorno al cuore), un cosiddetto mesotelioma che cresce ora in parte in forma piatta ma può anche formare grossi e compatti tumori (lateralmente). Se poi proprio lo si fosse scoperto, veniva per lo più ritenuto come una “metastasi”. Nella fase di guarigione si forma del liquido – come nella maggior parte dei tumori diretti dal cervelletto –. Nella pleura lo chiamiamo versamento pleurico, nell’ addome (peritoneo) ascite, nel pericardio versamento pericardico. Tuttavia questi versamenti solo in caso di sindrome! Altrimenti li chiamiamo pleurite, pericardite... Siccome il pericardio spesso è diviso nella metà, si può avere un versamento pericardico destro e anche uno sinistro. Se il pericardio non è diviso c’è versamento circolare o tamponamento cardiaco.
Il tamponamento cardiaco è una delle maggiori cause di morte (iatrogena). Siccome il paziente nella, fase di guarigione, ha delle complicazioni, è stanco, fiacco, debole con il respiro affannoso, forse ha anche sudorazioni notturne, spesso anche abbondanti (guarigione tubercolotica), il versamento viene scoperto solo a questo punto. Tuttavia: versamento pericardico solo se insieme a sindrome!
Il mesotelioma del pericardio appartiene al foglietto embrionale medio, nella fase di conflitto attivo produce aumento cellulare di tipo adenoideo e lo rimuove nella fase di guarigione grazie a micobatteri (se presenti). L’ ulcerazione alle coronarie appartiena al foglietto esterno, produce diminuzione cellulare nella fase di conflitto attiva e riempie l’ ulcera nella fase di guarigione con l’ aiuto di virus Per contro la necrosi del miocardio appartiene al midollo cerebrale, mesoderma.
Per quanto poco conosciuto fosse il mesotelioma del pericardio, altrettanto poco nota prima era anche la causa del versamento pericardico, quasi sempre mal interpretata come “insufficienza cardiaca”. Questa è solitamente ancora una recidiva conflittuale per un nuovo mesotelioma del pericardio (con sindrome). Questo può diventare il punto di inizio di un automatismo diabolico, dal quale il paziente difficilmente può uscire. Perché con la nuova DHS si ferma la guarigione, cioè il versamento rientra. Se si dice al paziente che il versamento si è ritirato (“perché la buona terapia ha fatto effetto”), riottiene spesso una soluzione di questa recidiva e il versamento ritorna, cioè la guarigione interviene nuovamente rinforzata. Dopo ulteriori recidive si forma una callosità e di conseguenza una riduzione forte della prestazione cardiaca.
Altre diagnosi in seguito ad un versamento pericardico sono per es.: “la sua valvola cardiaca non chiude bene” (a causa del versamento). Anche qui c’è il grande pericolo di una DHS o recidiva. Il paziente può allora patire per es. un conflitto di autosvalutazione riguardo alla capacità cardiaca, organicamente una necrosi della parete cardiaca interna (endocardio) oppure della valvola cardiaca così che alla fine la diagnosi era “apparentemente” vera. Se il paziente ha già avuto una DHS in una stessa faccenda o una simile egli è allergico a ciò. Cioè, a tutto ciò che in futuro avrà a che fare con il suo cuore reagirà con una nuova DHS (binario del cuore), anche se i contenuti conflittuali potrebbero essere diversi. La cosa meravigliosa è però, che noi ora conosciamo il meccanismo, che possiamo avere dei punti di riferimento sicuri (DHS, soluzione del conflitto), per calcolare quando e cosa si deve aspettare il paziente. Per questo abbiamo in mano con la TAC cerebrale un metodo molto affidabile, per prendere preventivamente tutte le contromisure, per poter intercettare per tempo per es. la crisi epilettoide, che nel caso dell’ ulcera alle coronarie porta all’ infarto. Tenendo sotto controllo l’ edema cerebrale, non portando il paziente in clinica con l’ambulanza di pronto soccorso, dopo che è già stato colpito in casa, ma accogliendolo già prima, come una partoriente al termine della gravidanza, lo tranquillizziamo e riduciamo l’ intensità del imminente infarto in modo che lo possa superare bene. (Attenzione anche qui esiste il pericolo di una sindrome!). La Nuova Medicina Germanica è una scienza naturale, empirica. Non ha bisogno di nessun dogma, di nessuna ipotesi o probabilità statistica. E’ in sé chiara e logica, ben comprensibile e verificabile per ogni persona di normale intelligenza, perché si sente vincolata alle leggi naturali della logica causale.
Annotazione fondamentale:
Un conflitto attivo di territorio rende l’individuo un “secondo del capo” o “assistente del capo”, egli ne viene declassato così che può, per via del conflitto di territorio attivo lavorare solo sulla parte sinistra (femminile) del cervello. Normalmente un tale individuo, in caso di conflitto, non ha così tanta forza e resistenza come un mancino che chiude la sua parte sinistra e può andare a “tutto gas”. Per contro un individuo destrimane in “conflitto in sospeso” ha maggiori possibilità di sopravvivere come “secondo del capo”.
La maggioranza è di tali “secondi del capo”. Nei branchi di lupi l’ 80% dei lupi maschi sono cosiddetti “lupi secondari” e omosessuali. Madre natura ha fatto in modo che questi lupi “sconfitti” non saltino addosso insieme al capo branco alla prima occasione utile, come potrebbero supporre gli psicologi, ma al contrario amano il capo e lo difendono come nel medioevo gli scudieri difendevano il loro cavaliere. Questo è il senso biologico nel lupo “sconfitto” che istintivamente non risolverà più il suo conflitto in sospeso fino alla fine dei sui giorni perché altrimenti morirebbe di infarto. Anche quando non c’è più un capo non lo risolve ed è la lupa alfa che prende il comando provvisoriamente fino a che:
a) b) c)
un giovane lupo pretendente, senza conflitto, è cresciuto o un lupo estraneo ha preso il comando o un lupo in costellazione che ha risolto entrambi i conflitti diventa idoneo (capo in stato di attesa), perché i conflitti in una costellazione corticale non producono quasi nessuna massa conflittuale.
- Fine - *La parete arteriosa e venosa è composta di 3 strati: intima, media, avventizia.

Stampa Email

AMICI DEL PICCOLO PRINCIPE

Caratteristiche associative


  • Organizzazione seminari
  • Giocosità
  • Amicizia
  • Condivisione
  • Organizzazione serate a tema
  • Professionalità
  • Tutto è perfetto così
  • Gioiosità
  • Tutto è possibile
  • Serietà
  • Risate
  • Capacità di-vinatorie

COSA DICONO I PARTECIPANTI


  • Credo che non sia facile passare certe informazioni quindi vi ringrazio per questa opportunità.
    -- Ornella --
  • Amici sì, ma non troppo, perchè tutto è bene quel che finisce bene.
    -- Paola --

Cosa dire di noi

Chi sono gli amici del Piccolo Principe è presto detto: “Oggi più che mai la nostra cultura ci porta continuamente a delegare le nostre scelte per quanto riguarda la nostra salute.......per questo evento c'è il medico. E così anche per la parte spirituale......c'è il prete, e la parte economica......c'è il commercialista e così via. Facciamo sempre più fatica a scegliere per la nostra vita o peggio ancora crediamo di scegliere quando invece non abbiamo sufficienti informazioni per poterlo fare.


AMICIDELPICCOLOPRINCIPE.ORG

via Firenze, 33080 Porcia PN - Italia

+39 0422-85.02.03

+39 348-51.61.396

   amicidelpiccoloprincipe@gmail.com


Prego, sentitevi liberi di contattarci!

Come trovarci?