• Incontro

    Superare le nostre paure, insieme
  • Conoscer-si

    Per integrarsi meglio
  • Affidarsi

    Per crescere insieme
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  • Responsabilità

    Per giocare e sorridere alla Vita con gioia
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  • Unicità

    Ringraziare la Vita per le opportunità che ci offre
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  • Amicizia

    Per accogliere, crescere, imparare e sognare
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  • Gioia

    Un Centro di condivisione della vita
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DAI UN'OCCHIATA AI NOSTRI SERVIZI


I nostri servizi vengono prestati dalla nostra squadra grazie ad anni di esperienza e condivisione.

Approccio manuale

Per dar il giusto peso alla componente fisica della nostra vita..

Approccio energetico

Credere per vedere o vedere per credere..... questo è il dilemma!

Approccio sistemico spirituale

Per trovare l'amore per sè stessi e migliorare la promessa per una vita realizzata.

.... e molto altro ancora

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Libro Hamer ha ragione e la medicina è sottosopraVuoi comprare il libro? Clicca qui!

Presentazine del libro

Mi sono avvicinato al primo libro del Dott. Cannistraro, “Il Cammino Sottile verso la libertà, in modo abbastanza scettico: ero in un mo- mento particolare della mia vita, sentivo che qualcosa stava cambiando per me e, onestamente, avevo altre preoccupazioni che mi assillavano, invece che occuparmi di nuove teorie mediche. Inoltre, dopo aver let- to parecchio, in passato, sulla medicina naturale e sulla psicosomatica, sinceramente, non mi andava di riprendere in mano l’ennesimo trattato che non avrebbe aggiunto sostanzialmente nulla di nuovo a quello che già sapevo. Per tanto, diedi un’occhiata a quel libro, lo considerai una buona idea da sviluppare per le nuove generazioni e la cosa finì lì. Qualche mese fa ebbi modo di conoscere le teorie del Dott. Lipton, incuriosito anche dal fatto che, alla mia età, non scorgevo nella mia esi- stenza biologica quelle linee patologiche che caratterizzarono l’età matu- ra di mia madre e che in me non comparivano. Rimasi colpito dalle intuizioni e dalle scoperte in campo biomedico di quel ricercatore americano, soprattutto perché condotte con estremo rigore scientifico e grande libertà di pensiero. Poco tempo dopo quel benefico scossone, mi capita per le mani il secondo libro del Dott. Cannistraro... La scintilla primitiva diviene un incendio. Quelle idee, che avevo visto emettere i primi vagiti nelle ricerche del medico americano, trovano applicazione e sviluppo nella “Nuova medi- cina germanica” del Dott. Hamer. Inoltre ho potuto constatare in modo chiaro, pragmatico, tangibile e vicino alla mia persona, l’applicazione clinica di quelle scoperte sconvol- genti, osservando il lavoro quotidiano, di successo, del medico-autore di questo libro. Così come l’artista non tiene per sé la sua arte, ma desidera mo- strare all’Umanità la sua visione straordinaria e poetica sia del mondo che dell’uomo, così lo scienziato, il quale percepisce essere di aiuto a tante persone, non può fare a meno di esternare praticando la sua arte, donando sollievo a tante sofferenze e aprendo tante menti, rimaste per troppo tempo prigioniere di vecchi schemi limitativi, settoriali e intel- lettualmente poco onesti. Questo libro, scritto con un linguaggio semplice e preciso, non si rivolge solo agli addetti ai lavori, i quali, tuttavia, possono riscontrarvi materia medica di alto livello e proposizioni di portata scientifica inop- pugnabili, ma soprattutto alle persone che, con un minimo di cono- scenze di base, desiderano avvicinarsi e apprendere i principi cardine di questa “Nuova Medicina”. Un nuovo modo di vedere la malattia, un rivoluzionario atteggia- mento verso il nostro corpo quando “parla”, attraverso i suoi segnali per noi dolorosi; quando si esprime con tumefazioni od occlusioni che sembrano volerlo sopprimere, e che invece sono solo strettoie attraverso le quali ci conduce verso viali arieggiati e sereni, dove la vita, a cui il corpo stesso è chiamato, si espande in armonia, pienezza e perfezione. “Tutto è perfetto così com’è”, non si stanca di ripetere l’autore. Ed è vero, se pensiamo che la Vita ci ha lavorato - per formarlo questo corpo così perfetto -milioni di anni! Questo concetto, del resto, lo avevano compreso bene anche gli anti- chi quando nella Bibbia scrissero: “E (Elhoim) vide che tutto ciò che aveva fatto era buono...”. Come mai allora ci sono le malattie? Come mai noi stessi diciamo, talvolta: “Ho mal di testa”, “Ho bruciore di stomaco”, “Ho la tosse, il catarro, la diarrea, la pressione alta, il colesterolo ecc...”... Leggendo questo libro si capisce che noi abbiamo la possibilità di guardare al male in due modi: o tentare di eliminarlo, tacitandolo, sop- primendolo e sbarrandogli la strada con l’esercito dei farmaci; oppure andandogli incontro, ascoltandolo, cercando di capire il per- ché, nel funzionamento del nostro fisico, si sia prodotta un’emergenza. Le conseguenze di questo diverso approccio al male sono sotto gli occhi di tutti. Fino a quando noi castigheremo e non daremo ascolto al nostro corpo che reclama i suoi diritti, questo continuerà a ribellarsi, rinnovando e reclamando il suo disagio e la sua sofferenza, appunto. Sofferenza che non è solo quella della pancia, della testa, o del fegato che in quel momento ci dolgono. Quelli sono i segnali di un disagio totale, interno, che magari ha usato un batterio o un virus di passaggio per avvisarci che c’è una situazione insopportabile nell’equilibrio di tutta la persona... Che la Vita non fluisce dolcemente e serenamente secondo le sue linee armoniose, collaudate da millenni. Ma noi, seguendo i nostri in- teressi, o spinti da chissà quali pressioni esterne, abbiamo impresso una forzatura alle strutture armoniose del nostro “Essere vivi”. Abbiamo gonfiato, sfruttato oltre le sue possibilità ogni nervo, ogni canale; abbiamo prosciugato ogni risorsa per fini diversi da quelli depu- tati da Madre Natura... e Lei, seguendo le sue leggi, che operano per il meglio, cercherà nuove risorse o spingerà noi a cercarle rimuovendo la causa del danno. “Silenzio! Il corpo parla!” recitava la Medicina Psicosomatica trent’ anni fa. Questo libro ci insegna ad ascoltarlo, il nostro corpo, non a tacitarlo riempiendolo di farmaci, soprattutto quando urla in silenzio; oppure quando tossisce, quando si rifiuta di parlare con certe persone, quando ci fa adirare per nulla, quando ci fa desiderare cose inusuali, quando ci manifesta col vomito l’insopportabilità di una presenza o di una situa- zione. O quando, al suo interno e apparentemente a nostra insaputa, fa crescere alcune parti a dismisura, le fa scoppiare, provocando danni irreparabili a tutto il sistema... non è fatalismo, né condanna di qualche divinità: noi abbiamo tirato la corda fino a farla spezzare, non abbiamo dato ascolto ai segnali che Madre Natura, silenziosamente, ci inviava da tempo. La medicina tradizionale opera partendo dalla convinzione, sempre più radicata e sbandierata, che il nostro corpo funzioni come una macchina, razionalmente disposta e funzionante in ogni sua parte. Quando accade che qualche pezzo si è usurato o non funziona per- fettamente, basta modificare o regolare la benzina, aggiungere qualche additivo, correggere o modificare la portata dei tubi, tagliare qualche parte che dà fastidio, aggiungere o inter-scambiare qualche pezzo pren- dendolo da altre macchine e tutto torna a posto; tutto deve funzionare come una bella vendemmiatrice automatica, che so, una lavatrice, un’u- tilitaria o una fuoriserie nel migliore dei casi. La scienza medica tradizionale ha fatto senz’altro passi da gigante, ma non vuole prendere coscienza che il nostro corpo non è soltanto un insieme matematico di reazioni chimiche. La componente psico-emotiva gioca un ruolo fondamentale nell’equili- brio omeostatico di tutto il nostro essere. Noi non siamo un’equazione matematica in cui le varie parti si “di- spongono” per essere esaminate e risolte. La natura ha le sue leggi per- fette, le quali si “espongono” alla nostra osservazione e alla nostra intel- ligenza: è nostro compito, per il nostro bene e per la nostra salute, saper guardare e interpretare il linguaggio dei segni e dei simboli riferendoli con umiltà a tutto l’insieme del “progetto della natura”. Questo libro vuole essere una piccola-grande guida per iniziare a ve- dere la malattia, ma anche lo stato di salute, con occhi diversi, nuovi. Qui non si vuole demonizzare nessuno. È un campanello di avver- timento, forte e chiaro, a tutti coloro che si ostinano a volersi chiudere negli schemi della medicina ufficiale; la quale ha combattuto e com- batte le epidemie, innesta protesi e opera trapianti con successo, ma non si chiede come mai, improvvisamente, sorgono queste morbosità. Come mai quasi il 50% della popolazione del mondo industrializzato prende sistematicamente psicofarmaci per poter tirare avanti l’esistenza. Si continua a combattere la diffusione della droga tagliando le siepi- nascondiglio, organizzando le Comunità di recupero o fornendo gratis il Metadone... insomma “chiudendo la stalla quando ormai i buoi sono fuggiti”, come diceva mio nonno. Bisogna invece capire perché i buoi vogliono fuggire! Questo mi sembra l’atteggiamento giusto, che questo bravissimo medico ci suggerisce di tenere di fronte ad un evento patologico che ci coinvolga, più o meno profondamente: fermarci, esaminarci, farci aiu- tare per poter andare alla radice del problema. I numerosi casi che lui ci presenta e dei quali ha avuto esperienza di- retta o indiretta ci sconvolgono, ma nello stesso tempo ci tolgono molta ansia. Di fronte alla malattia non siamo più impotenti come una volta. Non ci abbandoniamo più completamente nelle mani dei medici pen- sando che solo loro hanno la chiave per curare il nostro male, capitato come una tegola in testa. Dalla lettura di questo libro si evince chiaramente che la salute è prima di tutto nelle nostre mani, così come la malattia è quasi sempre il risultato di un nostro vissuto distorto dalle cause più disparate, che cer- tamente non si armonizzavano col percorso armonico e perfetto della natura. Vorrei manifestare un plauso particolare all’autore del libro per la bravura e la sapienza, quasi da maestro di scuola, che ha manifestato nel saper esporre i concetti e le procedure, talvolta necessariamente aridi e tecnici, in modo semplice, accattivante, coinvolgente, chiaro nel linguaggio ed esauriente nell’esemplificazione, attingendo ad immagini legate alla natura che sta attorno a noi. Devo dire che l’Autore ci porta gradualmente e quasi con dolcezza a capire la nostra sofferenza, a non adirarci contro di essa, né contro noi stessi. Il pensiero nuovo che egli ci propone è davvero rasserenante, oserei dire “commovente”, tanto ci tocca dentro e ci chiarisce tante inspiegabili pieghe della nostra quotidianità sempre più travagliata.     Bepi Anzanello

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AMICI DEL PICCOLO PRINCIPE

Caratteristiche associative


  • Organizzazione seminari
  • Giocosità
  • Amicizia
  • Condivisione
  • Organizzazione serate a tema
  • Professionalità
  • Tutto è perfetto così
  • Gioiosità
  • Tutto è possibile
  • Serietà
  • Risate
  • Capacità di-vinatorie

COSA DICONO I PARTECIPANTI


  • Credo che non sia facile passare certe informazioni quindi vi ringrazio per questa opportunità.
    -- Ornella --
  • Amici sì, ma non troppo, perchè tutto è bene quel che finisce bene.
    -- Paola --

Cosa dire di noi

Chi sono gli amici del Piccolo Principe è presto detto: “Oggi più che mai la nostra cultura ci porta continuamente a delegare le nostre scelte per quanto riguarda la nostra salute.......per questo evento c'è il medico. E così anche per la parte spirituale......c'è il prete, e la parte economica......c'è il commercialista e così via. Facciamo sempre più fatica a scegliere per la nostra vita o peggio ancora crediamo di scegliere quando invece non abbiamo sufficienti informazioni per poterlo fare.


AMICIDELPICCOLOPRINCIPE.ORG

via Firenze, 33080 Porcia PN - Italia

+39 0422-85.02.03

+39 348-51.61.396

   amicidelpiccoloprincipe@gmail.com


Prego, sentitevi liberi di contattarci!

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